Memoria delle vittime del mare al CARA di Mineo

28 Giugno 2018

Pubblicato da: Redazione
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato la Comunità di Sant’Egidio di Catania si è ritrovata a Mineo per fare memoria quanti sono morti nel tentativo di raggiungere le coste dell’Europa, insieme agli ospiti e gli operatori del C.A.R.A.. La mattina ha avuto luogo un convegno che ha visto la presenza di diverse istituzioni, per […]

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato la Comunità di Sant’Egidio di Catania si è ritrovata a Mineo per fare memoria quanti sono morti nel tentativo di raggiungere le coste dell’Europa, insieme agli ospiti e gli operatori del C.A.R.A..
La mattina ha avuto luogo un convegno che ha visto la presenza di diverse istituzioni, per ricordare quanto importante fu l’intuizione dell’Assemblea Generale dell’ONU nell’istituire, nel 1951, la Giornata Mondiale del Rifugiato per contrastare una cultura contraria all’accoglienza.

Il lavoro della Comunità dentro il CARA è stato particolarmente apprezzato, specialmente la preghiera che tutti i lunedì ormai da diversi anni raccoglie centinaia di ospiti e che ha aiutato a costruire un clima umano tra i richiedenti asilo.
Nel pomeriggio la Comunità ha pregato con circa 1000 persone e, tra queste, i Giovani per la Pace, i nuovi europei che hanno conosciuto Sant’Egidio tanti anni fa e che sono ritornati al CARA come fratelli della nostra Comunità, gli ospiti e gli operatori del C.A.R.A..
Si è pregato per la Pace e si è fatta memoria delle oltre 30.000 persone che hanno perso la vita in mare negli ultimi 15 anni. Non si può morire di speranza!
Greta, dei Giovani per la Pace di Catania, così ha commentato sulla sua pagina Facebook  “Ascoltare le notizie mi rende molto triste. Per quanto io a volte le eviti c’è sempre un articolo di giornale o una voce alla radio ad informare che qualche politico vuole rafforzare i sistemi di sicurezza, chiudere i porti e costruire barriere. Davanti queste notizie mi sento impotente. L’unica cosa che sento è una fitta al cuore per un mondo che ha perso il proprio sentire, che è completamente atrofizzato sul lato umano. A quel punto, determinata a vincere questo mio senso di impotenza, l’unica cosa che mi è rimasta da fare e scendere in campo ed aiutare chi non è così fortunato come me. Ed anche li, ancora una volta, mi stupisco, sono questi piccoli occhietti che guardano dritti nei miei occhi che aiutano me, mi restituiscono la speranza e tornano a riempirmi il cuore.
Anche Marina, universitaria dei Giovani per la Pace, ha usato Facebook per esprimersi: “Amicizia e Sorrisi, questi i due elementi principali che hanno animato la giornata mondiale del rifugiato al C.A.R.A. di Mineo. La Comunità di Sant’Egidio, come sempre, è stata in prima fila per fare memoria delle vittime del Mediterraneo, attraverso parole, riflessioni e appelli di Pace in tutto il mondo, sulle note della Speranza.
In questo momento di crisi ideologica e, inevitabilmente, politica, di razzismo e cattiveria, la giornata mondiale del rifugiato è stata un momento importante di ribellione ad un Italia che non ci piace più. In questa lotta nessun arma, solo fiori e sorrisi. Ancora una volta abbiamo dimostrato che l’Accoglienza è una cosa semplice, normale, umana: nessun gesto eroico. Tutti possono farlo. Fare sentire a Casa le persone, la cui casa è realmente molto lontana e, spesso, anche distrutta, è il primo passo della Solidarietà. Non ci resta che continuare ad allargare le braccia per distruggere muri e innalzare bandiere di Pace!”

Preghiera, riflessione, cultura, festa e amicizia. E’ questa la ricetta semplice e dal sapore buono che la Comunità offre a chi ha sete di Pace. E’ una pietanza offerta gratuitamente a tutte le persone che si siedono alla nostra tavola. La vera cucina mediterranea alla quale non vogliamo rinunciare!